Paesaggi di tempo Maria Luigia Longo Racconti della Notte Arkadia Autori Vari Goccia Leone Enrica Corradini
Ogni tanto riceviamo, e segnaliamo volentieri, i libri di scrittori non professionisti. E’ accaduto recentemente con
Maria Luigia Longo. Ne avevamo colto il talento grazie la sua partecipazione nell’ultima edizione della antologia “Racconti nella Rete”; la pubblicazione curata ogni anno dall’ammirevole Demetrio Brandi, attualmente edita da Nottetempo, e che ogni anno mette insieme alcuni dei migliori scrittori emergenti dal mondo di Internet. Ora abbiamo completato il giudizio leggendo
“Paesaggi di tempo”, una raccolta delle sue poesie stampata dall’editore Samuele; e scoprendo un itinerario più lungo ed importante di quello che superficialmente credevamo. Un percorso che ha trovato un’espressione davvero raffinata in un’altra iniziativa della Longo, realizzata insieme all’artista Giovanni De Lazzari e stampata dalle edizioni Pulcinoelefante, dove è stato reso omaggio al grande poeta Andrea Zanzotto, che ha gradito il gesto. Le poesie di “Paesaggi nel tempo” sono molto belle. Ma è ancora più bello l’entusiamo verso la letteratura sprigionato dall’autrice. E che ci induce a riflettere su quanto sia necessario tenere vivo, in un modo o in un altro, il sogno artistico.
Un’altro progetto che ci ha ricordato il clima di “Racconti nella Rete è quello proposto dall’editore
Arkadia, dal titolo
“Racconti della Notte”. Qui troviamo scrittori affermati – come Michela Murgia, vincitrice dell’utimo Campiello, oppure Sandrone Dazieri – affiancati ad scrittori emergenti, dall’albanese Anilda Ibrahimi a Silvia Sanna. Non solo non si avverte, tra gli uni e gli altri, nessuna differenza in termini di qualità; ma si rimane colpiti, leggendo le schede biografiche dei singoli nomi, dalla passione per la scrittura portata avanti tra mille sacrifici e fatiche. E ci fa piacere segnalare la crescita di Alessandro Giammei, che lo scorso anno avevamo scoperto con la bella raccolta di poesie “Diramarsi”; e che qui firma uno dei brani più originali, intitolato “Frighi”, di bella ambientazione metropolitana. Sembra che il giovane autore sia in attesa di pubblicare il suo primo romanzo, e noi non possiamo esserene più lieti: è davvero bravo.
Mentre un altro netto salto di qualità è stato compiuto da
Enrica Corradini; a suo tempo segnalata anch’essa in questo spazio, grazie alle emozioni provate dalla lettura de “Il filo sottile”. Nel recente
“Goccia Leone” abbiamo ritrovato l’atmosfera sospesa e la capacità narrativa che avevamo apprezzato in passato. Ma a spiazzarci è stata la trama, ancora più complessa e raffinata. Due figure femminili sono al centro di un annebbiamento emotivo, che mano a mano lascia posto al raggiungimento di una nuova identità e in fondo di una rinascita. Viene da domandarsi se una tale sensibilità possa essere raggiunta da uno scrittore, o se invece faccia parte esclusivamente del repertorio culturale di una scrittrice. Ma ci sarà modo di riparlarne...
A cura di Vittorio Castelnuovo